Proseguono le azioni di cura e di valorizzazione ad opera di Italia Nostra del sito di Gioiosa Guardia, recentemente colpito da un incendio, certamente doloso, che ha interessato l’area circostante. Solo l’intervento di pulizia e scerbatura del giugno scorso, eseguito da un gruppo di soci e cittadini sensibili al valore e alla bellezza del luogo, ha permesso la realizzazione lunedì 9 agosto dell’iniziativa gratuita “Concerto per Gioiosa” del duo Bace – Cosmà Piccione, musicisti dell’Orchestra Sinfonica di Milano “G. Verdi”.
L’area bonificata è stata, infatti, l’unica ad essere risparmiata dal vasto incendio. I partecipanti che hanno assistito all’esecuzione di opere di Händel, Schubert, Chopin hanno potuto apprezzare le peculiarità del sito archeologico di Gioiosa Guardia che ricade all’interno del Parco Archeologico di Tindari e si inserisce in un suggestivo contesto paesaggistico. Italia Nostra non si arrende allo stato di abbandono in cui versa il sito archeologico che necessita di manutenzione ordinaria e di tutti quegli interventi, come il ripristino della recinzione e dei pannelli didattici ormai divelti e non più leggibili a causa dell’usura del tempo, che dovrebbero permettere un’adeguata fruizione pubblica dell’area. Mentre le istituzioni lamentano l’assenza di denaro per poter realizzare tali interventi, Gioiosa non deve essere dimenticata.
Gli scavi dell’antico abitato, iniziati sin dal 1981 dalla Soprintendenza di Siracusa e proseguiti, in modo discontinuo, negli anni successivi dalla Soprintendenza di Messina, le cui ultime indagini risalgono al 2003-2005, hanno attestato l’esistenza del sito sin dall’epoca preistorica (età del bronzo, XII-X sec. a.C.). Si tratta di un sito archeologico non ancora identificato dagli studiosi ma certamente di grande importanza in considerazione dei numerosi reperti rinvenuti, soprattutto del periodo greco, tra cui vasellame decorato a vernice nera, molto raffinato e proveniente da officine magno-greche e siceliote dell’epoca. In altrettante condizioni di degrado, accanto all’abitato antico, si trova la Chiesa di San Francesco e l’annesso Convento dei Frati Minori, risalente al XVIII secolo, di cui oggi sono visibili solo i ruderi, anch’essi invasi dalla vegetazione e dalle sterpaglie. Nel sito, in occasione degli scavi effettuati dalla Soprintendenza, sono state trovate tracce di un impianto abitativo di età greca. Italia Nostra ha rinnovato la sua disponibilità a collaborare con il Parco in azioni di volontariato finalizzate alla tutela e valorizzazione dell’Area Archeologica di Gioiosa Guardia.